ESCAVAZIONI ABUSIVE E DICHIARAZIONI RETICENTI DEL SINDACO REGGIANINI

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ESCAVAZIONI ABUSIVE. IL COMITATO NO CAVE DI PIUMAZZO E LA LISTA CIVICA FRAZIONI E CASTELFRANCO CHIEDONO DI EFFETTUARE CONTROLLI A TAPPETO SU TUTTE LE CAVE. FONTI DI PROVA DA FOTOGRAFIE SATELLITARI.


COMITATO PIUMAZZESE NO alle CAVE


Finalmente siamo a conoscenza dell’ultima indagine sugli inadempimenti dei cavatori nel POLO 12, che ha evidenziato inadempienze per un totale di circa 1.200.000 euro, assommando così il totale delle inadempienze del comparto a euro 1.650.000. Grazie al Comitato No alle CAVE, che il 24/11/2008, a fronte di autorizzazioni scadute da almeno 8 mesi, chiese al comune di effettuare le necessarie verifiche di inadempienze visibilissime, per cui la Giunta del 9/12/2008 fu costretta, vista la colpevole inerzie precedente, a dare avvio alle indagini i cui risultati si evidenziano ai giorni nostri.

Il sindaco Reggianini e l’assessore Vigarani dichiarano chiuso l’iter delle verifiche sulle vecchie cave. Ma invece queste devono essere solo l’inizio, perché quanto emerso dalla relazione della GeoGroup del dicembre 2010 evidenzia escavazioni di ghiaia irregolari per ben 31.500 mc, di cui oltre 21.000 mc scavati fino a mt 17,50 dal piano di campagna, rispetto ai 10 metri autorizzati, scavando quindi in falda e contravvenendo ai divieti prescritti dalle norme tutela acque “NTA” che allora prevedevano tra l’altro, per le nostre aree, un divieto molto rigoroso di non modificare le difese naturali e l’interruzione delle falde, commettendo infrazioni che potrebbero essere penalmente rilevanti. Per arrivare a questi risultati sono stati fatti 50 sondaggi con escavatore meccanico e 17 sondaggi a carotaggio continuo per la verifica in profondità, sondaggi che NON SONO STATI FATTI PER LE ALTRE CAVE,fidandosi della constatazione che il fondo cava era ricoperto da ghiaia sabbiosa,dimenticandosi però che ognuno ha la sua tecnica per nascondere,magari ricoprendo il terreno interrato nelle zone abusate con 20 o più cm di ghiaia,ridando al fondo scava la sua apparente originaria natura.

Basta osservare le fotografie satelittari visibili su GOOGLE EARTH del 4/9/2003 e anni successivi per avere sospetti fondati su approfondimenti illegali nella cava attigua a quella contestata e meritevoli di accurati sondaggi a carotaggio continuo.

Per queste ragioni chiediamo i carotaggi su tutte le cave del POLO 12 compresa la cava ex San Giacomo (potremmo indicare le aree che vox populi individua come meritevoli) oggetto di petizione di n. 401 cittadini. Se così non fosse, verrebbe da pensare che questa UNICA cava oggetto di indagini sul fondo scavo sia la vittima sacrificale da dare in pasto al pubblico,in quanto non appartenente a quel gruppo di cavatori legati da partecipazioni incrociate e da interessi comuni che pure hanno le cave nel polo12, gli stessi che hanno finanziato la precedente campagna elettorale dell’attuale assessore regionale Muzzarelli sponsor delle cave,ora convertito alla Green Economy. Se questa conversione fosse vera,potrebbe bloccare il disastro ambientale già in atto da tempo su tutto il conoide del Panaro.

E’ deprimente constatare che queste inadempienze erano già rilevabili anni prima, con i normali controlli, ma la dissennata politica territoriale del sindaco Graziosi e dell’assessore Simoni, in presenza di un capogruppo del PD Reggianini, attuale sindaco, e del consigliere e presidente della Commissione territorio Viagarani, attuale assessore, assolutamente assenti e colpevolmente distratti e negligenti, porta solamente oggi alla denuncia di inadempienza per questa cava di 1.200.000 euro più sanzioni, coperte da fideiussione di soli 217.000 euro. Quei soldi che il sindaco Reggianini dà per già incassati il comune non li vedrà mai: ciò che viene ora considerato un credito è in effetti un debito in quanto la sistemazione di questa cava andrà fatta comunque e da chi se non il comune, cioè i cittadini? Purtroppo non saranno i politici responsabili che hanno omesso i controlli che avrebbero permesso a suo tempo la scoperta degli abuso e l’immediato blocco delle escavazioni!

Ricordiamo anche che i cavatori scrissero che tutti gli scavi erano avvenuti nel rispetto delle  profondità consentite e il PD difese pubblicamente  (e sulle bacheche)  tale posizione dei Cavatori. Ora i controlli  evidenziano scavi fino a 17,50 metri .... perché il PD (partito del sindaco e di Vigarani ) allora prese le difese dei cavatori?

L'ufficio provinciale per i controlli delle cave (UCCI) in quei periodi ha fatto diversi verbali, la stragrande maggioranza per cose importantissime, tipo recinzioni con qualche buco, cartellonistiche mancanti e tante amenità del genere; è successo pure che qualche volta sia stato rilevato qualche marginale eccesso di scavi! Noi siamo convinti che questi controlli non fossero poi così inetti professionalmente! Forse hanno ragione i cinesi quando dicono che il pesce comincia a puzzare dalla testa!

Il Comune stesso non si è mai minimamente preoccupato non diciamo di fare perizie particolarmente professionali, ma se almeno avessero dato una occhiata ogni tanto pensiamo che avessero potuto valutare una profondità a -10 piuttosto che a -18 metri a occhio nudo. Eppure è sempre esistito un ufficio dedicato che era invece molto attento a elargire a piene mani proroghe e quanto altro era minimamente possibile fare per i nostri cavatori.

Se si pensa che e’ stata concessa una proroga strumentale, per arrivare al nuovo PAE, alla scadenza del marzo 2008 per una variante ambientale,che la GeoGroup incaricata dal comune alle indagini,definisce “con carenza progettuale e assenza di computo metrico relativo alle opere da eseguire”, ci si chiede con quali criteri il comune l’abbia concessa.

Vien da ridere quando il sindaco Reggianini e l’assessore Vigarani,nel comunicato stampa del 22.10.2009, ad uso del pubblico, affermano che le proroghe sono ammesse su richiesta motivata dei cavatori che,il comune,non potrebbe negare se la richiesta e’sorretta da una valida motivazione. Parole sacrosante se non fosse che in realtà questo criterio non e’ stato scientemente applicato, non solo in questo caso,ma anche quando sono state concesse proroghe per impossibilità a scavare a causa di eventi atmosferici mentre nelle cave confinanti scavavano a man bassa!

Lo stesso sindaco però, in un documento,con una dichiarazione confessoria, riconosce finalmente la verità dei fatti: “con tali richieste( ndr richieste di proroga del cavatore)cava (…..) ha cercato in ogni modo di mantenere la possibilità di approfondire lo scavo senza dover previamente procedere alla rimozione dello strato di terra necessario per il ripristino”. L’amministrazione,come da prassi ( ndr ma quale prassi,la legge prevede solo una verificata valida motivazione) non ha negato il rilascio dei titoli in variante,ma aveva ben chiaro l’intento( seppur non facilmente dimostrabile) (ndr sindaco, l’intento l’hai dimostrato già con la sola frase precedente) della società (…) di volersi approfittare al meglio future opportunità” (ndr arrivare a scavare fino a 15 mt con il nuovo PAE).

Il comune sa che le aziende non vogliono ripristinare, nonostante la consapevolezza di ciò concede la proroga su un progetto carente da un punto di vista progettuale. Altro che proroghe concesse con valide motivazioni!

Deve essere chiaro che la cava che ha scavato oltre i 10 mt autorizzati non ha più titolo per ottenere, direttamente o indirettamente per interposta persona, alcuna futura autorizzazione, così come tutte quelle società che risultassero avere commesso tali inadempienze non sanabili con alcun accordo pubblico-privato. Non solo, devono essere denunciati alla Procura della Repubblica per gli eventuali reati contro le norme tutela acque e per eventuale frode fiscale, qualora i maggiori mc scavati di ghiaia non siano stati fatturati con relativo addebito IVA. Il Comitato NO CAVE provvederà da parte sua alla dovuta segnalazione alla procura della Repubblica, pensiamo che invece il comune non lo farà.


Enzo Rubbiani – Presidente del Comitato No alle CAVE

 

 

LISTA CIVICA “FRAZIONI e CASTELFRANCO "comunicato stampa


Ad oggi, dunque, il Comune ha accertato da parte dei cavatori inadempienze per circa 1.650.000Euro.

Sulle inadempienze del comparto in precedenza accertate relative a tutte le cave eccetto Cava Kiwi (pari a circa 450.000 Euro) la Giunta Comunale ha già deciso con propri atti di indirizzo che le somme corrispondenti agli inadempimenti (opere di ripristino non effettuate) dovranno essere utilizzate “ per la realizzazione di ulteriori opere in funzione del nuovo PAE”, quindi in opere funzionali alla attività estrattiva.

Ci aspettiamo che anche la somma di 1.200.000 Euro corrispondente agli inadempimenti di Cava Kiwi (appena accertati) avranno la medesima destinazione, quindi utilizzate per opere funzionali alle attività estrattive. Ma queste opere sono già a carico dei cavatori, che le devono COMUNQUE realizzare se vogliono scavare in base al nuovo PAE.

I soldi degli inadempimenti del vecchio piano non devono mescolarsi a ciò che i cavatori hanno l’obbligo di fare in base al nuovo paino di escavazione! Tali somme dovranno essere incassate e utilizzate FUORI DALLE CAVE, in opere compensative dei danni ambientali sul territorio che forse sarebbero stati un po’ sanati con I ripristini invece non fatti e di cui sono vittime i cittadini e anche per opere e bisogni della collettività.

In un momento di grande sofferenza del bilancio comunale, queste somme importanti devono essere incassate dall’Amministrazione e destinate non alle cave ma a favore della collettività, dei cittadini! Non esiste nessuna norma che lo impedisce! Se così non sarà questa Giunta a risponderne. Pensiamo alla loro utilizzazione per opere inerenti le scuole, i cimiteri, pedonali e ciclabili. Pensiamo alle necessità dei servizi sociali e assistenziali. Pensiamo anche ad un centro servizi pubblico per Piumazzo (la frazioni più grande del Comune, orami una piccola città) che sia sede almeno di un vigile urbano e una sede decentrata di uffici comunali con sportelli che forniscano alla cittadinanza una serie di servizi utili senza doversi necessariamente spostare nel capoluogo (quantomeno un ufficio URP per l’effettuazione in loco di alcune pratiche, per informazioni, modulistica, documenti e certificati, per segnalazioni e reclami, e un ufficio anagrafe).

Queste sono proposte e indicazioni che fin d’ora la nostra Lista avanza ufficialmente all’Amministrazione!

Il Comune, nel momento di massima discussione sul nuovo PAE , aveva “sbandierato” l’incasso di enormi somme a carico dei cavatori da destinare ad opere compensative, ma di oggi esse non si parla più.

Inoltre non ci si deve dimenticare di tutti quei privati che vivono in prossima delle cave e a cui l’attività estrattiva sta causando danni: danni alle case, danni alla salute per le polveri e i rumori, danni per il minor valore delle proprie case costruite con il sudore di generazioni. E’ una vergogna che questi cittadini, poiché senza potere contrattuale, siano stati dimenticati dall’Amministrazione Comunale.


Silvia Santunione – Capogruppo Lista Civica FRAZIONI e CASTELFRANCO

 

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Per sempre amici......


Ciao Gigi, grazie e ancora grazie amico caro.....


CHI LOTTA PUO' PERDERE, CHI NON LOTTA HA GIA' PERSO.......(Guevara)

Ciao amico Bustelli, chissà se riusciremo ancora a percorrere tutti insieme le strade delle nostre campagne, le vie della nostra terra... come quando quel giorno, ci guidavi per farci vedere quanto è bella e importante...e quanto è importante difenderla da chi la vuole distruggere...

E’ difficile pensare che persone che popolano questa bellissima terra e che dipendano da essa, riescono a sacrificarla con delle manovre politiche capaci di distruggere senza riguardo e sentimento, senza rispetto della popolazione che la abita …



CON UN VOTO CORAGGIOSO TUTTO SI SAREBBE FERMATO, E SAREBBE RIMASTO SOLO UN BEL RICORDO O UN BEL FUMETTO...




UN PENSIERO...!

Piumazzo è un paese tranquillo e laborioso.Il suo unico bene è la terra,fertile e bella. Viviamo tempi difficili per l’agricoltura, ma non difficilissimi: la terra è sempre fedele.

Ma abbiamo anche l’oro grigio, la ghiaia,che sta sotto la terra: è lei che la drena e rende buono il terreno e ricche d’acqua le falde. La sensibilità odierna, non equilibrata, vuole salvare i fiumi, allontanandovi le cave, ma non pensa a salvare le campagne.

Domani si pentiranno, ma sarà troppo tardi. La nostra terra sarà morta per sempre, non più coltivata, buona non si sa per cosa.

La terra non è una merce come le altre, richiede un particolare rispetto, perché ha in sé qualcosa di sacro.

Il progetto estrattivo approvato dagli organi competenti va bene per aree depresse e in abbandono. A noi non sembra di essere così.

don Remo Resca

 


I CAVATORI SONO ANCHE SPONSOR DEGLI EVENTI

La Granulati Donini s.p.a. , rimane una delle piu importanti e imponenti società di scavo che lavora nella nostra Provincia......chissà perché compare nel tabellone principale della festa del PD, anno 2009...?