Eccoci di nuovo a fine anno, ormai abbiamo una età matura (2 anni e mezzo).
Molti pensavano che saremmo vissuti come la maggioranza dei Comitati cioè 6 mesi, invece siamo ancora qui decisamente vivaci.
Non possedendo sondaggi siamo costretti a misurare la nostra vitalità attraverso le iniziative che mettiamo in campo coscienti che non possiamo permetterci di sbagliare in quanto chi ha paura di noi (in primis la nostra Giunta) ci controlla e ci misura con la lente, e non solo.
L'ultima iniziativa ci ha visto partecipare con una lista -prodotta dai comitati di Savignano, Bazzano, S.Cesario e noi – alle elezioni del consiglio di amministrazione del Consorzio Bonifica Burana.
Per dare un'idea delle condizioni in cui si è operato: qualcuno ha imparato del tutto casualmente che c'erano queste elezioni e che per parteciparvi in modo attivo era necessario presentare una lista con almeno 300 firme valide. Questo succedeva un giovedì sera, il sabato era pronto un simbolo messo su delle schede prelevate dal sito del Consorzio e poche notizie sulle regole.
Poche notizie ma ben confuse!
Il martedì (giorno ultimo) venivano consegnate 370 firme valide.
Perchè volevamo partecipare ?
I Consorzi sono sempre stati quei perfetti sconosciuti gestiti da organizzazioni, associazioni e dalla politica in genere a cui paghiamo bollette per le quali nessuno è in grado di spiegarci con quali parametri ne è definito l'importo.
Hanno una grande incidenza sul territorio avendo il compito di gestire le acque di superfice.
La molla che ha fatto scattare l'idea di partecipare è stato l'aver notato la presenza di cavatori nella compagine direttiva attuale e delle associazioni che hanno sempre sostenuto il piano cave (CNA, APMI, LegaCoop ecc. tanto per non far nomi).
Le liste infatti erano 3 : la 1 composta dalla CIA (agricoltori di “sinistra” per semplificare) e una lunga lista di associazioni fra le quali quelle sopracitate. La lista 2composta dalla Coldiretti. La lista 3composta dai comitati cosiddetti NO CAVE.
Ha votato tutta la provincia, da Fiumalbo che confina con l'Abetone, a San Martino Spino che confina con Ferrara, Rovigo e Mantova. La lista 1 e 2 coprono tutto il territorio, noi ne copriamo una minima parte. Possibilità di farcela: tendente a zero e lo sapevamo. C'è da aggiungere che noi siamo riusciti a presentare la lista per una sola delle 4 fasce possibili (quella per contribuenti fino a 46,60 € ).
Risultati generali: la lista 2 (Coldiretti) ha avuto i 2/3dei Consiglieri contro 1/3della lista 1(la cordata). Noi zero consiglieri.
Siamo soddisfatti comunque: analizziamo Castelfranco. Qui la lista-cordata 1ha avuto come “braccio armato” il PD che ha fatto un porta a porta per portare elettori a votare (non che interessasse tanto il Consorzio, ma per paura dei nostri voti) e il risultato è questo (ragionato in fascia 1, l'unica in cui eravamo presenti).
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Tutti i seggi |
Castelfranco |
||
|
Voti |
% |
Voti |
% |
Lista 1 |
955 |
31,2% |
127 |
40,2% |
Lista 2 |
1.868 |
60,9% |
79 |
25,0% |
Lista 3 |
242 |
7,9% |
110 |
34,8% |
Totale |
3.065 |
|
316 |
|
Come si vede qui la lista 1 vince , contrariamente ai risultati provinciali, con un 40,2% grazie al “braccio armato” che ha dato una buona mano alla lista-cordata, nel nostro piccolo noi ci siamo portati ad un ottimo 34,8%.
Piccola considerazione politica: cosa ci fa la CIA, la CNA, la LegaCoop con l'APMI (associazione piccola e media industria ) ? E' la stessa domanda che ci facevamo quando vedevamo comprare pagine di giornali per sentirci raccontare che le cave potevano essere una “opportunità” per il territorio, concetto poi ripreso più volte dal nostro Sindaco. Evidentemente quando girano quattrini non si guarda tanto per il sottile, politicamente parlando.
Credo fosse importante raccontare i motivi e anche le modalità con cui ci siamo imbarcati nell'avventura del Consorzio. Sarebbe stato bello aver messo uno di noi: da dentro si vede meglio. Sarà per la prossima.
Il risultato più importante però l'abbiamo ottenuto: abbiamo informato, ci siamo coinvolti ed abbiamo coinvolto la gente, abbiamo cioè fatto ciò che i poteri economici e la politica si guardano bene dal fare coi risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
In questi mesi abbiamo assistito ad una cosa molto importante: i Cittadini Campani ( Terzigno in testa) hanno cominciato ad alzare la testa nei confronti della politica (quella con la “p” minuscola che è quella che và per la maggiore) e contro la Camorra. Era ora !!!! Se ricordate le discariche non sono chiamate discarica tal dei tali, ma CAVA tal dei tali.
Ho visto una sola volta un servizio in cui una cava enorme ai piedi del Vesuvio (in pieno Parco naturale) era definita ufficialmente cassa di espansione per la lava (boiata pazzesca) e mi sono venute in mente le casse di espansione sul Panaro (boiate pazzesche) che non sono tali e non funzioneranno mai in quanto semplici scuse per cavare ghiaia come scuse per cavare lapillo (materiale pregiato) è quello scempio in Campania. Quel genio dell'Assessore Provinciale Vaccari, quandi gli fu fatto notare che le casse di espansione sul Panaro non funzionano rispose che era necessario farne pure sul Secchia !
Più recentemente, grazie alla non sensibilità della RAI, ci stiamo subendo i tgr del Veneto, ma non tutti i mali vengono per nuocere. Abbiamo infatti visto cosa succede nella regione che ha avuto un enorme ma altrettanto distruttivo sviluppo (vedi Vicenza). Una sera hanno fatto un servizio su un paese che si chiama Loria in provincia di Treviso dove è prevista l'apertura di una cava di ghiaia e mi è piaciuta l'espressione di una Signora che diceva semplicemente “ questi vengono, si portano via quello che vogliono, passa un camion al minuto e a noi rimarranno i danni”.......semplice no?
Sapete quale differenza sostanziale ho visto in questi due esempi rispetto alla nostra situazione ? I Sindaci erano con la loro gente !!!!!
Spero che quando cominceranno davvero a scavare avremo la forza di incazzarci (si dice così?) e metterci veramente sdraiati davanti ai camion come hanno saputo fare i Campani.
Nel frattempo assistiamo alle dimostrazioni di potenza che il nostro assessore Vigarani, il nostro sindaco Reggianini e l'intera giunta riescono ad esprimere : sono forti coi deboli (i loro amministrati) e deboli coi forti (i cavatori, i costruttori ecc.). Potremmo quasi ravvisarli al ministro Brunetta.
Fatto stà che per l'ICI da far pagare ai cavatori “sono ancora in fase di verifica” anche dopo la sentenza della Cassazione che dice che tale imposta “è dovuta in base al reale valore dell'immobile o dell'area“ e non al tipo di accatastamento (semplice no?) .
In compenso per i danni subiti da coloro che sono o saranno a bordo cava dichiarano non essere di loro competenza. Se ci aggiungiamo altre cosette tipo l'Ospedale ci viene proprio da dire : ma allora cosa state lì a fare se non a derubarci del vostro stipendio?
Nel ringraziare i nostri puntuali e affezzionati sostenitori speriamo che il 2011 porti un po' di saggezza a tutti e soprattutto tanto benessere e felicità.
Intanto godiamoci un Buon Natale
Piumazzo 24/12/2010 dal Comitato Piumazzese NO alle CAVE Il Presidente
Enzo Rubbiani
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Antonella (sabato, 25 dicembre 2010 11:14)
Grazie Nene x rappresentarci in questa maniera cosi' egregia.
Non sei il nostro presidente "per caso".
Con tutta la mia stima e affetto.
Antonella
cris (sabato, 25 dicembre 2010 11:39)
Buona Natale a tutti voi e famiglie....hai ragione Nene, ogni giorno che passa siamo sempre più attivi......lo dimostra anche il dato sulle elezioni del cda della Burana, anche se non abbiamo raggiunto l'obbiettivo il consenso popolare è stato alto, questo significa che stiamo facendo un buon lavoro...
ivano (lunedì, 27 dicembre 2010 09:17)
e stupendo sapere che possiamo ancora dare del filo da torcere ai cavatori (e a chi li sostirene) auguri a tutto
il comitato!