La terra non è soltanto proprietà privata dei singoli uomini, la terra è anche un bene finito che appartiene alla vita di ognuno, perché in relazione con essa vi è la vita, la ricchezza, di ogni essere vivente che la abita. A volte capita di aver bisogno di braccia che la curino, di occhi che la vigilino, di soldati insomma, di sentinelle, che la difendono da qualunque nemico che la voglia debellare.....e questa è la nostra storia.....

 

 


UNA FILA DI CAMION DA MILANO A REGGIO CALABRIA

Quanti sono 1.500.000 metri cubi di ghiaia? Per farcene un’idea immaginiamo di caricarli su tanti camion e di metterli tutti in fila, quanto sarebbe lunga questa fila?

Potremmo riempire l’autostrada da Milano a Reggio Calabria.

Facciamo un po’ di conti:

-si calcola che il materiale estratto contenga il 15% di limi di scarto oltre alla ghiaia “pulita”: 1.500.000 / (1 – 0,15) = 1.764.706 di ghiaia + scarto

- Ogni camion trasporta 14 metri cubi di ghiaia (questi numeri li abbiamo letti sui documenti dei cavatori): 1.764.706 / 14 = 126.050 camion

- se un camion è lungo 10 metri: 126.050 x 10 = 1.260.504 metri pari a circa 1.261 chilometri

La distanza Milano – Reggio Calabria rilevata su Google è di 1.246 chilometri

E parliamo solo della prima fase di escavazione, se aggiungiamo le escavazioni di fase 2 che il comune vorrebbe autorizzare dopo la fase 1, arriviamo a 2.900.000 metri cubi, potremmo fare Milano – Reggio Calabria andata e ritorno.

 

Provate ad immaginare tutta l’autostrada Milano – Reggio Calabria piena di camion carichi di ghiaia appiccicati uno all’altro, un’immagine impressionante.

 

Pubblicato il 04/0572021

LE CAVE SONO PERICOLOSE PER LE FALDE MA SI SCAVA UGUALMENTE

Un cavillo burocratico vale più del pericolo di inquinamento delle falde

Il giorno 24 agosto scorso sono stati presentati da parte del cavatore, i documenti per ottenere l’autorizzazione a scavare la cava Forcaia D1, TUTTE le altre cave sono già state autorizzate.

Il Comitato Piumazzese NO alla CAVE e la Lista Civica Frazioni e Castelfranco si sono opposte, come per le altre cave, presentando una serie di osservazioni.

Martedì scorso, 9 febbraio, abbiamo discusso le osservazioni con i rappresentanti dei cavatori e della pubblica amministrazione.

Vogliamo parlare di una delle osservazioni, che la Lista aveva presentato anche per le altre cave.

Il PSC (piano strutturale comunale) di Castelfranco Emilia parla, a proposito del rischio di inquinamento delle falde di “vulnerabilità, per questo tratto di pianura, estremamente alto, e dice inoltre “Si è valutato infine necessario, per le aree contraddistinte da valori di vulnerabilità maggiori (alto o elevato) impedire l’insediamento di nuovi insediamenti produttivi, allevamenti intensivi e attività estrattive di novo impianto in quanto attività ad alto rischio d’inquinamento della falda sotterranea”.

Di conseguenza abbiamo chiesto che le cave non vengano autorizzate, sono pericolose per la qualità dell’acqua potabile.

La risposta che ci hanno dato riguarda solo la forma ma non la sostanza: il PSC regola l’urbanistica, mentre l’attività estrattiva è regolata dal PIAE (piano interprovinciale attività estrattive) della provincia di Modena che il nostro comune ha adottato come piano comunale (PAE).

 

Le cave sono pericolose per le falde ma vengono autorizzate lo stesso per un cavillo burocratico.

QUESTA È L’ULTIMA CAVA DELLA “FASE 1” IN ATTESA DI AUTORIZZAZIONE, POI SI INIZIA A SCAVARE.


Il Comitato Piumazzese NO alle CAVE tradizionalmente in questo periodo organizzava la cottura e vendita di castagne a Piumazzo, sotto il Torrazzo.
Avevamo programmato di farlo anche quest’anno, ma con l’aggravarsi della pandemia abbiamo deciso di annullare l’iniziativa, non sarebbe stato né prudente né opportuno.
Speriamo in momenti migliori.
11/11/2020

VOGLIONO VENDERE ANCHE LA TERRA

Prima di scavare la ghiaia i cavatori devono mettere da parte lo strato di terra superficiale (cappellaccio) per usarlo nei “ripristini” finali.

Se dopo aver sistemato argini e scarpate e aver messo uno strato di terra a fondo cava di 1,5 – 2 metri rimane della terra (la definiscono terra in ESUBERO), la possono VENDERE.

Non solo cave di ghiaia ma anche di terra.

Quella terra non è in esubero, è lì da sempre e li deve restare, nessuno si è mai lamentato che fosse troppa.

Pubblicato il 04/08/2020

SOSTANZE PERICOLOSE NELLE CAVE?

I cavatori a partire da novembre 2018, stanno presentando la documentazione per ottenere l’autorizzazione a scavare i terreni della fase 1 del PAE 2009 (vedi cartina).

Due cave hanno già ottenuto l’autorizzazione, Ghiarata 1 e Rondine 2018, seppure condizionata alla realizzazione della rotonda di Ponte Rosso.

Il Comitato Piumazzese NO alle CAVE e la Lista Civica FRAZIONI e CASTELFRANCO hanno ogni volta presentato delle osservazioni per contrastare lo scellerato piano di escavazione.

Le osservazioni riguardavano molti temi fra cui: impatto sul traffico, percorsi consentiti o vietati ai camion, impatto sulla flora, sulla fauna e sul paesaggio, monitoraggio delle acque sotterranee, dispersione di polveri, fango disperso sulle strade, destinazione d’uso e manutenzione dei terreni dopo il ripristino finale.

Descriviamo qui un’osservazione presentata riguardo cava Era 2000 e discussa in un contraddittorio con rappresentanti dei cavatori e della pubblica amministrazione il 12 giugno scorso.

Nei documenti presentati dal cavatore è stato previsto di usare, nei ripristini finali, da eseguire finita la fase di scavo, i “limi” ottenuti dal lavaggio della ghiaia presso il frantoio, in cui viene trasportata la ghiaia dopo lo scavo.

È previsto che i limi possano essere trattati con una sostanza, l’ACRILAMIDE che aiuta a eliminare le particelle in sospensione nell'acqua di lavaggio della ghiaia (flocculazione).

Abbiamo rilevato che il sito del ministero della salute riporta, a proposito dell’ACRILAMIDE:

1) “Per le sue caratteristiche chimiche e fisiche, l’acrilammide può facilmente contaminare le acque sotterranee.”

2) Cinetica e metabolismo. Dopo ingestione l’acrilammide è rapidamente assorbita dal tratto gastrointestinale e si distribuisce ampiamente nei fluidi corporei. Può attraversare la placenta. Si può trovare anche nel LATTE MATERNO.

3) “lo IARC ha classificato l’acrilammide nel gruppo 2A (PROBABILE CANCEROGENO PER L’UOMO).”

4) “I trattamenti convenzionali non sono in grado di rimuovere l’acrilammide ….”

Abbiamo scritto:

Rileviamo che se utilizzati nei ripristini, i limi contenenti acrilammide, oltre a essere dilavati dalle piogge, in caso di innalzamento della falda acquifera causata da eventuali periodi di piogge intense, potrebbero andare a diretto contatto con acque di falda.

Osservazione:

Si richiede di non utilizzare limi trattati con acrilammide nei ripristini in cava Era 2000 e in nessun’altra cava.

Si richiede inoltre, per quanto possibile, di non utilizzare affatto l’acrilammide nel trattamento dei limi.

 

Continueremo a Controllare Contrastare Comunicare.

Pubblicato il 28 giugno 2020

INFORMAZIONE IN PILLOLE

Ottava puntata: Dove passano i camion?

Riprendiamo oggi a pubblicare brevi post informativi riguardo al tema cave.

In questo periodo difficile eravamo ci siamo tutti concentrati sul drammatico tema del Covid-19 con le sue conseguenze sanitarie ed economico.

Adesso che ci stiamo timidamente avvicinando ad una vita più vicina alla normalità pensiamo che il dibattito politico debba riprendere il suo corso.

D’altronde leggendo i giornali notiamo che la lobby delle grandi opere è tornata a farsi sentire, le nostre autostrade cadono letteralmente a pezzi ma c’è chi si ostina a volere bucare le montagne, a fare immense colate di cemento, per opere che dalle analisi di costo/beneficio si prevede siano un immenso spreco di danaro pubblico.

La ricchezza e il progresso di un popolo dipendono dalla conoscenza, bisogna investire in scuola, ricerca, università, formazione professionale, cultura. C’è ancora chi crede che l’economia si sviluppi con ferro, cemento e asfalto, una visione vecchia di un secolo.

 

 

Scrivono le regole e poi non le rispettano

 

Riportiamo una piantina con i percorsi pensati per i camion provenienti dalle nuove cave su terreno vergine, a est di via Muzza Corona.

Inizialmente era stato previsto il percorso 1, ai bordi di una cava già scavata con un attraversamento a raso di via Ghiarata.

Poiché ad oggi non si è giunti ad un accordo coi proprietari dei terreni su cui passa il percorso 1, l’attuatore di cava Ghiarata1 è già stato autorizzato a usare i percorsi 2 e 3, mentre per cava SG1 è in corso il processo di autorizzazione con le stesse previsioni.

 

Peccato che:

A) Il percorso 3 è esplicitamente vietato dalla Bozza di Accordo approvata in consiglio comunale il 22/12/2016 (coi soli voti del PD) e dall’accordo di fase 1 tra cavatori, comune e proprietari dei terreni firmato davanti al notaio il 06/07/2017.

Infatti in quei documenti, per quel che riguarda la viabilità, si intima di “non utilizzare le aree non interessate dal presente accordo;” per cui non si può passare dall’area di Fase 2 che non è oggetto dell’accordo e tantomeno nell’area “congelata” che non dovrebbe mai essere scavata.

B) Anche il percorso 2 è esplicitamente vietato dall’accordo di fase 1 tra cavatori, comune e proprietari dei terreni firmato davanti al notaio il 06/07/2017, oltre che da uno studio sulla viabilità de 2012 che dice che la larghezza della carreggiata di via Ghiarata non è adatta al passaggio dei camion.

 

La Lista Civica Frazioni e Castelfranco ha segnalato queste violazioni in una “osservazione” relativa alla procedura di autorizzazione per cava SG1. Abbiamo discusso questa osservazione assieme ad altre presentate dalla La Lista Civica Frazioni e Castelfranco e dal Comitato Piumazzese NO alle CAVE il 19/02/2020, in un contraddittorio, in presenza dei rappresentanti dei cavatori e dell’amministrazione comunale, vedremo cosa decideranno.

Noi continuiamo a vigilare e ad informare, i cittadini devono sapere per poter far sentire le loro voce.

Pubblicato il 15 maggio 2020

 

 

Comunicato del Partito Democratico di Castelfranco Emilia sulle cave: IGNORANZA O MALAFEDE?

Rispondiamo ad un comunicato apparso sulla pagina Facebook del PD di Castelfranco Emilia il 04/03/2020 che potete leggere qui.

 

Il mostruoso piano da 5,4 milioni di metri cubi di ghiaia è stato approvato nel 2009 da una amministrazione PD, non dai marziani.

 

Nella scorsa consigliatura (consiglio comunale del 22/12/2016) con i soli voti del PD avete deciso di abbassare gli oneri di escavazione chiesti dal comune da 1,05 €/mc decisi in precedenza a 0,90 €/mc, in questo modo incoraggiando a scavare.

 

I ripristini sono già stati decisi negli accordi tra amministrazione e cavatori, che per due cave sono già stati approvati, e in altre due sono in corso di approvazione, volete “avviare una discussione aperta sul Tavolo Ambiente” e adottare “una modalità di progettazione innovativa che veda coinvolta soprattutto la cittadinanza” su di una cosa già decisa e sottoscritta dal comune?

Stiamo parlando di 4 cave su 5 di quelle della fase 1, già in fase di autorizzazione.

 

Se volevate ridurre lo scavo di aree vergini, perché quando nel 2014 la Lista Civica Frazioni e Castelfranco ha chiesto di rivedere il piano provinciale (PIAE) e quello comunale (PAE) in cui si potevano eliminare definitivamente queste aree dal piano, il PD (e solo il PD) ha votato no

Eppure la revisione era un OBBLIGO previsto nei piani stessi.

 

Quanto alle opportunità, distruggere per sempre il terreno fertile agricolo, modificando irreversibilmente la morfologia del territorio non è un’opportunità, ma un danno collettivo e permanente, ricordiamo inoltre che questi terreni alimentano le falde acquifere.

 

 

Aggiungiamo che la Lista Civica Frazioni e Castelfranco aveva anche chiesto di eseguire dei carotaggi di controllo di tutte le aree già scavate, avete detto di no anche a questo, eppure nella sola cava controllata è stato rilevato che hanno scavato fino a 17 metri di profondità invece dei 10 autorizzati.

 

                                                                                                                                                                                  Pubblicato il 05/03/2020

 

Un ricordo di Ivan Cicconi, esperto di appalti, di lavori pubblici, ex dirigente cooperativo.

Oggi è l’anniversario della scomparsa di Ivan Cicconi, esperto di appalti, di lavori pubblici, ex dirigente cooperativo.
Nel 1998 pochi anni dopo le inchieste di tangentopoli ha scritto il libro “La storia del futuro di tangentopoli”.
In questo libro non c’è un elenco di scandali ma un’analisi puntuale dei meccanismi che stavano alla base di quel sistema corruttivo.
Meccanismi che Ivan Cecconi chiama “riti” diversi nelle diverse aree del paese. Il “rito ambrosiano” tipico della Lombardia in cui c’è lo scambio di mazzette tra aziende e politici, il “Rito Mafioso” in cui la mafia si fa garante del funzionamento del meccanismo, e poi ci siamo noi con il “Rito Emiliano” in cui c’è uno stretto rapporto tra la politica e le realtà produttive vicine, le cooperative; qui non c’era un passaggio di mazzette, ma una serie di favori reciproci e di connivenze, un sistema molto più difficile da indagare da parte della magistratura, perché fatto di solito nel rispetto formale delle leggi.
Si parla anche degli accordi e delle connivenze tra cooperative di costruzione emiliane e aziende vicine alle mafie, ne risulta che le cooperative di costruzione sono state uno dei veicoli di penetrazione delle mafie in Emilia-Romagna.
C’è poi un capitolo sulla TAV la grande opera per eccellenza costata 6 volte la cifra preventivata.
Nel libro c’è anche un accenno breve ma significativo alle cave, riportiamo copia della pagina in cui se ne parla.
Notate la frase: “Le modalità di definizione sono emblematiche del Rito Emiliano e della sua capacità di rendere legali esperienze e pratiche illegali inventate da altri”

INFORMAZIONE IN PILLOLE
Settima pillola: Rotatoria di Ponte Rosso

Un’opera indispensabile ai cavatori, viene conteggiata come “opera compensativa” consumando parte degli oneri di escavazione pensati per attenuare i danni prodotti dalle attività di escavazione.
Infatti, nell'atto di indirizzo approvato in Consiglio Comunale Il 22 dicembre 2016 con i soli voti del Partito Democratico si dice:
“Rotatoria via Martiri Artioli / via Muzza Corona / via Salvetto (da realizzare prima dell’attività estrattiva, trattandosi di opera INDISPENSABILE alla viabilità del territorio per un CORRETTO ESPLETAMENTO DELL’ATTIVITÀ ESTRATTIVA, come ha sancito il piano della viabilità approvato dalla Giunta Comunale delibera n° 187 del 6/11/12 ……”
Se la rotatoria è indispensabile alla attività estrattiva la dovrebbero pagare i cavatori, invece viene scomputata dagli oneri di escavazione con un risparmio per i cavatori di 450.000 € (questo è il costo stimato della rotatoria).
Aggiungiamo che la rotatoria era già stata promessa con le vecchie cave, scavate prima del 2009, ma mai realizzata.

Pubblicato il 21/02/2020

INFORMAZIONE IN PILLOLE
Quarta puntata: FASE 1, un camion ogni minuto.

Per le nuove cave in terreno vergine è previsto che venga prima rimosso lo strato superficiale di terra (cappellaccio), la terra verrà tenuta da parte per essere usata alle fine nella fase finale di ripristino, per le cave in approfondimento il terreno è già stato rimosso in precedenza.
Tolto il cappellaccio, il materiale ghiaioso verrà scavato fino a 15 metri di profondità dal piano di campagna e trasportato al frantoio in cui la ghiaia verrà lavata per separarla da residui di terra e limi, la ghiaia “pulita” verrà poi trasportata dal frantoio al cliente finale.

Ecco alcuni numeri presi dai documenti presentati nel consiglio comunale del 22 dicembre 2016.
Volume totale materiale scavato: 3.167.658 mc (compreso il cappellaccio)
Ghiaia trasportata dalla cava al frantoio: 1.517.034 mc
Lo scavo è previsto avvenga in 4 anni.
Ne ricaviamo che:
CAMION: in 4 anni avremo
Circa 100.000 viaggi dalla cava al frantoio andata e ritorno.
Circa 100.000 viaggi dal frantoio al cliente finale andata e ritorno.
In totale viaggeranno mediamente sulle strade del nostro comune e dei comuni limitrofi, tenendo conto sia dei viaggi di andata che di ritorno, circa 400 camion al giorno,
200 dalla cava al frantoio, e altri 200 dal frantoio al cliente finale.
Circa UN CAMION AL MINUTO.
Quale sarà l’impatto sul traffico e sull'inquinamento?

Pubblicato il 31/01/2020

INFORMAZIONE IN PILLOLE
Seconda pillola: I cavatori non devono affrontare rischi di impresa

Tutte le aziende devono affrontare rischi imprenditoriali dovuti a cambiamenti del mercato, cambio delle normative. modifiche al mercato delle materie prime ecc., l’amministrazione comunale di Castelfranco Emilia si adopera con amorevole sollecitudine per alleviare i rischi di impresa dei cavatori. Facciamo un paio di esempi:

1) Nella bozza di accordo approvata in Consiglio Comunale Il 22 dicembre 2016 che il consiglio comunale ha approvato con i soli voti del PD, in cui si è deciso che i cavatori pagano un onere di 0,9 €/mc oltre agli oneri decisi dalla regione è scritto:
“Qualora la Regione Emilia-Romagna modifichi l’attuale onere estrattivo, la differenza del nuovo onere da riconoscere rispetto all’attuale €/mc 0.70) verrà riassorbita dall’onere compensativo sopra riportato, mediante la decurtazione di identico valore dello stesso”
Se la regione decide di aumentare gli oneri di escavazione, per adeguarli all’enorme danno permanete che le escavazioni fanno al territorio, all’economia agricola, all’occupazione, noi li ricompensiamo con una diminuzione equivalente degli oneri chiesti dal comune per attenuare questi danni.
 

2) Le autorizzazioni alle escavazioni non si riferiscono ad una determinata superficie da scavare, ma ad un volume di ghiaia.
Se il cavatore non trova la ghiaia prevista può scavare altro terreno vergine fino a raggiungere la quantità autorizzata.
È come se ad un cercatore d’oro si dicesse: sei autorizzato a scavare tutto il territorio che vuoi finché non trovi una bella pepita.


Per le altre imprese non funziona così, l’impresa si assume dei rischi imprenditoriali, ma qui ci occupiamo di un bene preziosissimo, la ghiaia che per i nostri amministratori viene prima del cibo e dell’acqua, infatti i territori scavati, fertilissimi, non verranno più coltivati e si scavano 15 metri di spessore di terreno che erano a protezione delle falde acquifere.

 

Pubblicato il 17/01/2020

 

 

 

 

INFORMAZIONE IN PILLOLE

 

A partire da questa settimana per alcune settimane pubblichiamo sulla pagina Facebook del comitato brevi testi informativi sulle cave, potete leggerli sulla pagina
Facebook : Comitato No Alle Cave

 

Prima pillola: UN REGALO AI CAVATORI

 

Il 31 luglio 2013 il Consiglio Comunale di Castelfranco Emilia ha approvato una bozza di accordo per l’attuazione della prima fase del Piano Attività Estrattive (PAE).
In questa bozza si definisce un ONERE a carico dei cavatori di 1,05 €/mc di ghiaia estratto che si sommavano all’onere deciso dalla regione di 0,57 €/mc

Poiché la regione nel 2014 ha aumentato il proprio onere da 0,57 a 0,70 €/mc, Il 22 dicembre 2016 il consiglio comunale ha approvato con i soli voti del PD una diminuzione dell’ onere comunale da 1,05 a 0,90 €/mc, non si può certo permettere che i cavatori paghino di più, anzi da questa operazione i cavatori guadagnano 2 centesimi/mc 

Vale la pena di raccontare un episodio. Nella bozza di accordo presentata per la discussione in commissione, prima dell’approvazione in Consiglio Comunale, l’onere chiesto dal comune era di 0,8 €/mc con un ulteriore risparmio per i cavatori di 150.000 € sulla prima fase di escavazione (il sindaco ci ha promesso che sarà l’unica, vigileremo, anzi ci opporremo come sempre a tutte le cave)
Quando gli è stato fatto rilevare (merito della consigliera Santunione sempre attenta) l’assessore Bertoncelli ha detto che si è trattato di un errore e ci ha ringraziati per averglielo segnalato.
Tutti possono sbagliare, questa volta l’errore andava a favore dei cavatori, la statistica ci suggerisce che prima o poi avverrà un errore a danno dei cavatori.

 

Pubblicato il 10/01/2020

 

COMUNICATO STAMPA: SINDACO ELIMINA DAL PAE I TERRENI NON ANCORA AUTORIZZATI ALLO SCAVO

LEGGI IL COMUNICATO STAMPA

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LA SOLITA STORIA.. CAMBIANO LE PERSONE, MA LA POLITICA DISTRUTTIVA RIMANE...!!


CARI ELETTORI DEL PD...

IN RISPOSTA A QUANTO AFFERMATO A MEZZO STAMPA DEL SEGRETARIO CASTELFRANCHESE DEL PD MATTEO BENUZZI, SIAMO A RISPONDERE CON UN NUOVO COMUNICATO STAMPA DI BREVE NOTA....leggi articolo completo nel Blog...


COMUNICATO STAMPA 08/08/2017 L'ACQUA E' VITA...


IL SALTO NEL BUIO....

DISPUTA DELLA GHIAIA, COMUNE SALVO NON DOVRA' RISARCIRE 630MILA EURO.... vedi articolo nel Bolg


UN TERRITORIO GIà ROVINATO DALLE ATTIVITA' ESTRATTIVE


STATO DI ABBANDONO E POTENZIALE RISCHIO SANITARIO PER  INCURIA,MANCATI SFALCI E MANUTENZIONE AL VERDEPUBBLICO E PRIVATO.

Con questo esposto si vuole portare a Vostra conoscenza la situazione di degrado 

persistente nell’area estrattiva del POLO 12 “California” a Piumazzo,dove crediamo 

sia persistente un grave e potenziale rischio sanitario,dovuto principalmente alla 

mancata custodia,all’incuria e alla mancata manutenzione delle aree di pertinenza 

(CAVE)degli esercenti le attivita’ estrattive nel polo medesimo......LEGGI TUTTO L'ESPOSTO



ELEZIONI REGIONALI DEL 23 NOVEMBRE ...

Quali prospettive per i nostri Territori?

Rileviamo che questa campagna elettorale, si stia svolgendo in un clima dimesso e sottotono, in particolare i temi riguardanti l'ambiente ed il territorio sono ignorati.  leggi il comunicato



SENZA VERGOGNA...

Continuano le menzogne sul recupero del Polo 12 California, un recupero più volte annunciato anche in campagne elettorali, ma mai avvenuto...

Comunicato stampa giovedì 28 agosto

Oggi ,Giovedì 28 Agosto 2014,a Piumazzo nel polo 12 sono cominciati i lavori di sistemazione di una piccola porzione del vasto buco.......pochi mq rispetto ai 30 ettari (300.000 MQ) ancora aperti e profondi delle “ vecchie cave”.Stiamo parlando delle cave MEG e Piumazzo facenti parte del vasto POLO 12 “ California” a Piumazzo di Castelfranco Emilia.....LEGGI IL COMUNICATO 


8 AGOSTO MOZIONE URGENTE LISTA CIVICA..

RICHIESTA DI CHIARIMENTI SULLE INDAGINI DELLE VECCHIE CAVE

LE VERIFICHE OPARATE DELLA GEOGROUP,CHE HANNO ESEGUITO L'INCARICO RICEVUTO DAL COMUNE DI CASTELFRANCO EMILIA, PER QUANTO RIGUARDA IL FONDO CAVA TRANNE CHE PER LA "CAVA KIWI", SI SONO LIMITATE ALLA PURA DESCRIZIONE VISIVA, SENZA OPERARE VERIFICHE PIU' APPROFONDITE ED IN PARTICOLARE CONTROLLI A CAROTAGGIO CONTINUO, CHE SONO GLI UNICI CHE POSSONO ACCERTARE ED ATTESTARE CON PRECISIONE LE EFFETTIVE PROFONDITA' DI SCAVO RAGGIUNTE ED EVENTUALI IRREGOLARITA'.... IL TESTO COMPLETO DELLA MOZIONE


LA NOSTRA RISPOSTA A SABATTINI...

Il Presidente della Provincia di Modena, Emilio Sabattini, ha cercato di spegare e riassumere la Relazione di monitoraggio sulle attività estrattive, stilato dai tecnici dell'Osservatorio provinciale.

MA NOI CITTADINI DEL COMITATO CREDIAMO CHE QUALCOSA VADA SPIEGATO MEGLIO!! LEGGI IL COMUNICATO


MOZIONE URGENTE Lista Civica FRAZIONI e CASTELFRANCO

24 MARZO

Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta Comunale

- a chiedere alla Provincia di Modena che, in adempimento agli obblighi indicati nell'art. 5 delle NTA del PIAE, essendo decorsi cinque anni dalla sua approvazione si provveda ad effettuare la revisione del PIAE, revisione che – alla luce dei dati sui monitoraggi annuali relativi alla attuazione del PIAE - dovrà andare nella direzione della forte riduzione delle previsioni dei fabbisogni.....LEGGI IL COMUNICATO


UN ALTRO REGALO A FAVORE DEI CAVATORI

ONERI DI CAVA RIDICOLI....PARI AD UN CAFFE' E UNA BRIOCHES

COMUNICATO LISTA CIVICA FRAZIONI E CASTELFRANCO

Mentre i cittadini non si sono ancora riavuti dal pagamento in dicembre 2013 dell’ultima rata della TARES con un conguaglio super e pagheranno già dal 1 gennaio l’aumento di diverse tariffe (autostrade, servizi postali, ecc. ecc.) e in attesa delle nuove tasse che sotto un altro nome reintrodurranno la tassa anche sulla prima casa , la giunta regionale dell’Emilia Romagna deliberava un aumento degli oneri di escavazione di UN RIDICOLO € 0,13 euro a metro cubo, portandolo da € 0,57 a metro cubo a € 0,70 a metro cubo.....LEGGI TUTTO IL COMUNICATO STAMPA


COMUNICATO LISTA CIVICA FRAZIONI E CASTELFRANCO

Permangono e anzi aumentano i nostri dubbi, perplessità e critiche rispetto alla realizzazione dell'impianto fotovoltaico a Manzolino. Abbiamo nel frattempo approfondito la questione con l'analisi di diversi documenti.

 

Davvero incredibile che il Vicesindaco e Assessore all'Urbanistica Zerri avesse dichiarato alla stampa che il Comune di Castelfranco Emilia non poteva intervenire e non aveva voce in capitolo....LEGGI TUTTO IL COMUNICATO STAMPA


VERSO LA SARDEGNA...

Cari,

Vi informiamo che il Comitato Piumazzese No alle Cave, ha indetto una raccolta di beni di prima necessita' a favore delle zone alluvionate delle Sardegna,per  dare una mano a chi in questo momento ha davvero bisogno e visto anche che qualche paesino sardo aveva aiutato alcune zona emiliane colpite dal sisma del 2012.
Non potevamo non esserci!
Infatti, proprio in questi momenti,ci muoveremo verso l'imbarco di Livorno con una colonna mobile di 2 camioncini(carichi di oltre 20 quintali di materiali) e salperemo in serata verso Olbia.Domenica mattina consegneremo personalmente alla Polizia di Stato o alla Prefettura,tramite nostri contatti sul posto,tutto il materiale raccolto e generosamente donato da tanti cittadini piumazzesi ma anche Associazioni come Caritas Piumazzo e Arci Piumazzo,Polizia di Bologna e Comune di Sassuolo.Rientreremo Lunedì nel primo pomeriggio in sede a Piumazzo
Tutte queste realta' hanno voluto contribuire,assieme al nostro Comitato organizzatore della spedizione, per dare un segnale forte di comunita' e di vicinanza. LEGGI TUTTO...
 
 


31 LUGLIO 2013 COSIGLIO COMUNALE

4 - SCHEMA DI ACCORDO EX ART. 24 DELLA L.R. 14 APRILE 2004, N. 7 E S.M.I. E DELL’ART. 11 DELLA L. 07 AGOSTO 1990, N. 241 E S.M.I. PER LO SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITÀ ESTRATTIVA NEL POLO N. 12 DENOMI

IN CONSIGLIO COMUNALE SI DA' IL VIA LIBERA A SCAVARE...!

INTERVENTI NEL CONSIGLIO COMUNALE

LISTA CIVICA FRAZIONI E CASTELFRANCO

Testo del nostro intervento sull'accordo per la prima fase di scavo nel Polo 12 “California” di Piumazzo - Consiglio Comunale 31 luglio 2013
Mentre il mondo intero grida l’allarme  ambientale e si interroga su come riuscire a sfamare nel 2050 9 miliardi di abitanti (la FAO, prevedendo che la popolazione mondiale supererà i 9 miliardi di persone nel 2050, stima che il fabbisogno alimentare dovrà aumentare per quella data di circa il 60% e per fare ciò è prevedibile che si dovrà mettere a coltura nuova terra a scapito di foreste e pascoli).....LEGGI TUTTO  

 
 

Il Comitato Piumazzese No alle CAVE, portatore di 4000 firme di cittadini a sostegno di una petizione contro il piano estrattivo,ha deciso di non essere presente al Consiglio Comunale del   31 luglio  2013, per manifestare il suo totale disappunto e in segno di protesta !
l’Amministrazione Comunale ha portato alla discussione e alla sua approvazione l'accordo per la prima fase di scavo , che come al solito   e’ avvenuto coi soli voti della maggioranza PD. Si tratta dell'accordo che in sostanza disciplinerà l’attività estrattiva e gli scavi per i primi  cinque anni e per un  quantitativo di   un  milione   e 700 mila metri cubi di ghiaia......LEGGI TUTTO


ESPOSTO "ACQUA IN CAVA"

Con la presente questo Comitato vuol segnalare, come peraltro evidenziato da fonti di stampa(http://www.lacarbonarablog.it/?p=26142) articolo del 3 Maggio 2013,in allegato,il possibile innalzamento dellivello della falda sotterranea nell’area Estrattiva denominata “Polo 12 California”, nel comune diCastelfranco Emilia-frazione di Piumazzo (MO);Nel caso il fenomeno fosse dovuto alle insistenti pioggie primaverili,segnaliamo allora anche il fondonon drenante di una vasta porzione d’area di cava,di seguito identificata come......LEGGI IL TUTTO


UN ESEMPIO DI CIVILTA'...

Dove non arriva l'amministrazione, arrivano i cittadini...

Questo è quello che è accaduto sabato mattina nei pressi di un'abitazione lasciata al degrado a Piumazzo.....LEGGI TUTTO

 

Rassegna stampa del 2 dicembre 2012

Il pubblico (principalmente cittadini di Piumazzo), sapendo della scarsa disponibilità di posti a sedere nella sala consiliare (una metafora?), si era premunito di una ventina di sedie pieghevoli rigorosamente “green”, risultate infine insufficienti perché si lievitava di minuto in minuto, fino a raggiungere l’apice delle 60/70 presenze stipate tra la ridottissima striscia riservata agli spettatori con una decina di sedie d’ordinanza, a scapito di un enorme spazio riservato invece alle poltrone di consiglieri e Giunta, alcune delle quali spesso e volentieri vuote o occupate ad intervalli...(LEGGI TUTTO L'ARTICOLO DEL CONSIGLIO COMUNALE 18-11-1  SULLA " LA CARBONARA BLOG")


LE OPINIONI DI ANCE MODENA, CNA MODENA, LEGACOOP E AMPI SMENTITE DAI FATTI...!

COMUNICATO STAMPA 5 LUGLIO 2012

Le associazioni del settore hanno affermato alcuni giorni fa sulla stampa come in Provincia di Modena, in fatto di cave, ci siano regole e controlli tra i più rigorosi:

  • escavazioni che non possono superare i 12 metri di profondità quando in altre provincie si scava a - 15 e - 20 metri;

  • tariffa regionale sui quantitativi scavati che in provincia di Modena andrebbe da € 0,60 a € 1,20 a tonnellata da pagarsi in contanti o con opere compensative;

  • terreni che, esaurita l’attività estrattiva, vengono ceduti gratuitamente ai comuni previo recupero secondo i progetti approvati.

 

A quali cave si stanno riferendo? Vorremo proprio saperlo.

Di certo la situazione che è stata descritta dalle associazioni di categoria nel Polo 12 “CALIFORNIA” di Piumazzo (e siamo pure in provincia di Modena anche noi....) non si è mai vista!! Basta guardare i fatti accertati nel Polo “California” per avere una visione incontestabilmente diversa e assolutamente negativa.........LEGGI TUTTO

 

CONTINUA LA BATTAGLIA SUL MOSTRO DEL BITUME.......

L'impianto non è ancora entrato in produzione, ma da un paio di mesi ha ottenuto nuove autorizzazioni dalla Provincia di Modena. Proprio gli stessi atti che il TAR aveva annullato nel gennaio 2011, accogliendo il ricorso presentato da Italia Nostra e sostenuto dai cittadini e dai comitati locali.
Ora, nonostante i comitati abbiano motivato con ulteriori esposti i rischi ambientali e le presunte irregolarità autorizzatorie, la Provincia ha ritenuto di riconcedere le autorizzazioni senza che nessun "bullone" di quell'impianto venisse modificato, senza che nessun progetto di mitigazione dell'impatto ambientale venisse presentato, senza che vi fossero le condizioni giuridiche  per autorizzare una attività insalubre di prima classe in prossimità di abitazioni e a contatto con le falde acquifere.

 

 

Contro questo impianto, che ricordiamo può emettere in atmosfera sostanze nocive e potenzialmente cancerogene, otto cittadini savignanesi e tre bazzanesi, con l'aiuto di Italia Nostra, sono ricorsi nuovamente al TAR.

Per sostenere questo ricorso, i comitati locali si batteranno fino in fondo, tecnicamente ed economicamente,  per pretendere legalità, per tutelare l'ambiente e quel diritto alla salute sempre più calpestato.

 

 



Dal Prefetto un allarme anche sulle cave

potrebbero trasformarsi in discariche controllate dalla malavita....

...chi mai ha parlato di tregua, la guerra delle CAVE non si è mai conclusa, e finché le le ruspe continueranno a debellare la nostra terra non finirà....

"NON ROMPETECI I POLMONI"...!!

ancora una vittoria dei Comitati...e dei cittadini che vedono ancora speranza per la salvezza del territorio..

Un altro duro colpo è stato inflitto alla Provincia e Cavatori, e a tutte quelle associazioni che fino ad ora hanno difeso a spada tratta l'impianto di bitume, dichiarando che tutto era a norma e che le emissioni in atmosfera non erano dannose....ma ancor più grave è il fatto che la "VECCHIA" amministrazione comunale PD (Partito Devastatore), aveva già dato il via libera a tutto l'impianto, ma del resto agli sponsor gli si deve questo ed altro.......!! Ma la lista civica del neo Sindaco Germano Caroli non ci sta, e insieme a Comitati e Italia Nostra hanno iniziato la lotta per fermare un altro dei tanti abusivismi promossi dalla classe dirigente della nostra provincia, e ora i fatti......

 

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Comitato "avanti tutta"...

Egregio Sindaco, 

nelle sue dichiarazioni sugli organi di informazione, (l’ultima l’abbiamo letta stamattina sulla Gazzetta di Modena) lei insiste sul fatto che la sua amministrazione avrebbe fatto “fino in fondo il proprio dovere” relativamente ai controlli sulle cave .

Le rispondo solo al fine di salvaguardare almeno le nostre intelligenze che è l’ultimo baluardo vero che ci rimane per contrastare il potere dei politicanti e degli amministratori – a partire dal nostro pseudo primo ministro – fino ad arrivare all’ultima delle amministrazioni locali fra le quali possiamo sicuramente annoverare la sua...leggi tutto


 





Per sempre amici......


Ciao Gigi, grazie e ancora grazie amico caro.....


CHI LOTTA PUO' PERDERE, CHI NON LOTTA HA GIA' PERSO.......(Guevara)

Ciao amico Bustelli, chissà se riusciremo ancora a percorrere tutti insieme le strade delle nostre campagne, le vie della nostra terra... come quando quel giorno, ci guidavi per farci vedere quanto è bella e importante...e quanto è importante difenderla da chi la vuole distruggere...

E’ difficile pensare che persone che popolano questa bellissima terra e che dipendano da essa, riescono a sacrificarla con delle manovre politiche capaci di distruggere senza riguardo e sentimento, senza rispetto della popolazione che la abita …



CON UN VOTO CORAGGIOSO TUTTO SI SAREBBE FERMATO, E SAREBBE RIMASTO SOLO UN BEL RICORDO O UN BEL FUMETTO...




UN PENSIERO...!

Piumazzo è un paese tranquillo e laborioso.Il suo unico bene è la terra,fertile e bella. Viviamo tempi difficili per l’agricoltura, ma non difficilissimi: la terra è sempre fedele.

Ma abbiamo anche l’oro grigio, la ghiaia,che sta sotto la terra: è lei che la drena e rende buono il terreno e ricche d’acqua le falde. La sensibilità odierna, non equilibrata, vuole salvare i fiumi, allontanandovi le cave, ma non pensa a salvare le campagne.

Domani si pentiranno, ma sarà troppo tardi. La nostra terra sarà morta per sempre, non più coltivata, buona non si sa per cosa.

La terra non è una merce come le altre, richiede un particolare rispetto, perché ha in sé qualcosa di sacro.

Il progetto estrattivo approvato dagli organi competenti va bene per aree depresse e in abbandono. A noi non sembra di essere così.

don Remo Resca

 


I CAVATORI SONO ANCHE SPONSOR DEGLI EVENTI

La Granulati Donini s.p.a. , rimane una delle piu importanti e imponenti società di scavo che lavora nella nostra Provincia......chissà perché compare nel tabellone principale della festa del PD, anno 2009...?